Val Meria e Rifugio Elisa (Lc)

Raggiunto l'abitato di Mandello del Lario, lungo la statale del Lago di Como, deviamo a destra seguendo le indicazioni per Rongio: attraversiamo l'abitato, saliamo con qualche tornante e in pochi minuti raggiungiamo Rongio dove lasciamo l'auto, ne parcheggi vicini alla piccola Chiesa di S. Antonio (380m). da qui, ignorando il sentiero principale che prosegue per la Grignetta, prendiamo la mulattiera, segnalata, che verso sinistra si inoltra nel bosco seguendo, dall'alto, il corso del fiume Era. Proseguiamo in pianura o leggera salita lungo la mulattiera per circa venti minuti: alla nostra sinistra il rumore del torrente ci accompagnerà sempre, mentre con un bel ponte in pietra attraversiamo un suo affluente.

La partenza del sentiero a Rongio

La Grigna da Mandello

Prima rampa della mulattiera

Raggiungo il Ponte di Ferro, inizia la lunga salita che con ben 69 tornanti risalirà le ripide pareti della val Meria fino al Rifugio Elisa. Saliamo subito ripidi con alcuni tornanti, protetti a valle da un cavo, anche se la mulattiera è sempre molto larga. In quindici minuti raggiungiamo la Grotta dell'Acqua Bianca, stupendo antro meta di molti speleologi, con tanto di fonte: qui proseguiamo sulla mulattiera a destra, ignorando il sentiero per Gardata-Rifugio Elisa sulla sinistra. Dopo un lungo tratto in leggera salita, riprendono in modo deciso i tornanti.

Grotta dell'Acqua Bianca

Mulattiera molto pendente

 

Pian piano il bosco si fa sempre più rado e la pendenza aumenta notevolmente: il sentiero rimane sempre molto largo, ma è veramente impegnativo, soprattutto nelle calde giornate estive. Il panorama si apre sempre di più e ci si para davanti una delle vallate più impervie delle Grigne: di fronte a noi il Sasso Cavallo (1920m) e il Sasso dei Carbonari, sotto i quali già si intravede il piccolo Rifugio Elisa; sulla destra le guglie della Grignetta, le Colonne di Pescée, lo Zucco Pertusio (1674m) con il vicino Rifugio Rosalba e lo Zucco di Manavello (1113m).

Il sentiero esce dal bosco ma resta molto ripido

Le Colonne di Pescée in Grignetta

La Cresta del Manavello in Grignetta

La Val Meria dal sentiero per il Rifugio Elisa

Zucco Pissavacca

Dopo circa un'ora di continui e, a volte monotoni, tornanti, la pendenza diminuisce notevolmente e con un lungo tratto rettilineo ci portiamo alla base del Sasso Cavallo, rientrando nel bosco. Qui il sentiero riprende ancora a salire, a tratti scalinato; ignoriamo le deviazioni sulla sinistra che conducono alla Gardata e nella Val Cassina e proseguiamo raggiungendo il piccolo baitello dell'Aser sulla sinistra, con alcune panche. Ora la mulattiera si trasforma in sentiero, che a tratti sembra perdersi nell'erba: qui bisogna fare attenzione a seguire sempre la traccia più stretta, ignorando eventuali sentiero più ampi che si staccano a destra e sinistra.

Il sentiero spiana

Nuovamente nel bosco

Vista sul Sasso Cavallo

A tratti ritroviamo comunque la segnaletica, attraversiamo un canale roccioso ed affrontiamo l'ennesima rampa, piuttosto ripida, con stretti tornanti sostenuti da muretti a secco. Ora siamo fuori dal bosco, proseguiamo in piano verso il rifugio Elisa ormai a portata di mano; solo un'altra breve rampa e ci ritroviamo ad attraversare il ripido prato a sinistra del rifugio. Pochi tornanti e raggiungiamo la terrazza del piccolo Rifugio Elisa (1515m), da dove si gode di una splendida vista sul Sasso Cavallo, sulla cresta del Manavello in Grignetta, sull'abitato di Mandello, in basso, e sulle cime del Triangolo Lariano, tra cui svetta il San Primo.

Arrivo al Rifugio Elisa

Ultimo tratto di sentiero

Rifugio Elisa

Mandello dal Rifugio Elisa

Sasso Cavallo

Panorama dal Rifugio Elisa

La Val Meria dal Rifugio Elisa con l'evidente sentiero appena percorsi

 

Ecco anche il nostro esclusivo VideoTrekking, dove troverete la descrizione passo passo dell'escursione :


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